Segreto di famiglia

Genere: Thriller

Autore: Mikaela Bley

3 Marzo 2016

A Stoccolma è un freddo e piovoso venerdì di maggio, quando la piccola Lycke, di soli otto anni, scompare improvvisamente nel centro della città.
La rete televisiva nazionale si lancia subito sulla notizia e manda sul campo un’inviata specializzata in cronaca nera, Ellen Tamm. Chi ha visto Lycke per l’ultima volta? Chi sono i suoi genitori? Il padre e la madre di Lycke sono separati ed è stata la nuova moglie del padre ad accompagnare la bambina al centro sportivo, dove se ne sono perse le tracce. La donna, madre a sua volta da poco, racconta la sua versione dei fatti, ma ci sono delle zone d’ombra nella testimonianza. La tata che ha cresciuto la bambina è chiusa nel dolore. La madre di Lycke invece è imperscrutabile, soffre ancora il peso del divorzio e di una depressione post partum mai affrontata. Il padre, dal canto suo, non si dà pace. Nel frattempo Ellen si impegna in una ricerca spasmodica, nonostante la corruzione della polizia, i sempre più strani comportamenti dei genitori di Lycke e le frecciate velenose dei colleghi. Ma ha deciso di fare il possibile per fronteggiare la situazione da vera professionista, perché questo caso le ricorda da vicino ciò che conosce sin troppo bene: segreti di famiglia, bugie, inganni che la obbligheranno a confrontarsi con il proprio doloroso passato, mentre le speranze di ritrovare la bambina scomparsa si assottigliano…




Salve amici lettori, oggi sono un po' in confusa. Solo poche ore fa ho terminato la mia lettura in anteprima inviata dalla Newton Compton, il libro in questione è "Segreto di famiglia" scritto da Mikaela Bley. Il romanzo è stato pubbicato in self pubblish dall'autrice con il nome di "Lycke", che ha scalato le vette internazionali diventando così un Bestseller, ed è così che poi è diventato un caso editoriale. Prima che inizi la mia recensione tengo a dire che ho letto pochissimi thriller, ma se devo dire che questo rientra tra quelli più belli che ho letto la mia risposta e no! A primo acchito ho iniziato la lettura con molto entusiasmo perché classificato come un grande romanzo.  Sinceramente a me non è piaciuto molto, forse parlo da ignorante in materia, ma sono gusti personali e tengo comunque a dire la mia.
La vicenda ruota tutta sulla scomparsa di Lycke, una bambina di otto anni e ultima persona ad
averla vista e Chloè la sua matrigna. Quando i genitori Hellen e Harold scoprono che la bambina non si trova alla sua lezione di tennis perché erano state rinviate, partono le ricerche per la scomparsa. In una Stoccolma fredda e grigia che è perfetta come sfondo di un thriller, parte cosi la storia iniziando il caso di Lycke. A Ellen Tamm giovane giornalista viene affidato il caso della bambina e subito scatta qualcosa in lei. Ellen è una reporter e non sta a lei far fare ascolti su un caso simile, ma soprattutto lei non è la persona indicata, le indagini partono molto approfondite e Ellen con la scusa che vuole ritrovare la bambina si ritrova  coinvolta più del dovuto. La cosa che mi ha incuriosito maggiormente oltre a sapere che fine avesse fatto Lycke è stata proprio Ellen. La morbosità che prova per questo caso, come si sentisse coinvolta completamente in tutto quello che accadeva attorno alla vicenda. La storia viene narrata da quattro voci femminili, ognuno che ci porta su piste diverse. Ma la cosa più importante è... che fine ha fatto Lycke. I dubbi portano a pensare mille cose, da: la bambina potrebbe essere sparita perché si sentiva trascurata, oppure che l'abbiano rapita per commemorare la giornata internazionale dei bambini scoparsi. Cosa si nasconde in realtà dietro a questo intrigo? Un thriller sotto certi aspetti affascinante e carico di suspance, ma in altri l'ho trovato molto fossilizzato su questioni inutili.  Alcune parti sembravano scritte a metà, come se mancasse qualcosa, la scrittura fluida ha permesso una lettura scorrevole. Un libro carino, ma non uno dei migliori, mi aspettavo qualcosa in più. Consiglio la lettura a tutti gli appassionati e anche non, fatemi sapere se anche voi la pensate come me o quali sono le vostre impressioni. Vi auguro una buona lettura aspettando i vostri giudizi non appena lo leggerete, a presto Mary.


Voto storia - 2 Carina




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