Un giorno tranquillo per uccidere



Genere: Thriller

Autore: Marieke Nijkamp

Data: 18 Maggio 2017


10:00
Nell’auditorium di un liceo dell’Alabama, dove sono riuniti tutti gli studenti, la preside conclude il suo discorso con gli auguri per il nuovo semestre.
10:02
Gli studenti si alzano dalle sedie e si dirigono verso l’uscita della sala per tornare nelle proprie aule. 
10:03 
La grande porta dell’auditorium non si apre, nonostante i ripetuti tentativi.
10.05
Qualcuno inizia a sparare all’impazzata. 

54 minuti di terrore raccontati da quattro prospettive diverse. La rabbia cieca e l’assurdo desiderio di vendetta di uno studente, la paura e la lotta per la sopravvivenza dei suoi compagni.



Buongiorno dolcezze,
solitamente quando finisco un libro aspetto un paio di giorni prima di scriverne la recensione, voglio la mente libera, evito di farmi condizionare dai titoloni e dalle etichette che vengono affibbiate da teste sicuramente più competenti della mia. Ma qui abbiamo un libro che è diventato un bestseller del New York Times, finalista al Goodreads Choice Awards. E mi chiedo: finalista?!? "Un giorno tranquillo per uccidere”, esordio di Marieke Nijkamp, si meritava di vincere (mi chiedo se il primo classificato dorma sonni tranquilli) e ringrazio la Newton Compton Editori di avermi concesso l'onore di leggerlo in anteprima. Appena finito di leggere la parola fine, eccomi qui per parlarne a voi con le mani che tremano un po' e l’occhio lucido.

“Non pensare. Cancella le emozioni. Corri e basta."

Il libro copre un periodo di 54 minuti, ogni capitolo riguarda una manciata di questi minuti e la storia ci viene raccontata da 4 prospettive diverse. Scoprirete che le vite dei quattro liceali protagonisti sono intrecciate tra loro e che li accomuna una cosa in particolare: tutti, nel bene o nel male, hanno un legame con la persona che ha rinchiuso tutti gli studenti nell'auditorium e che li minaccia con delle armi.  Il libro tratta
argomenti molto delicati e, purtroppo, molto attuali: liberalizzazione della vendita di armi, bullismo, violenza domestica, timore per le proprie inclinazioni sessuali.  Vi farà sentire rabbia per l’assurdo desiderio di vendetta del killer, paura per la sorte dei protagonisti, vi terrà incollati dalla prima all’ultima pagina. Perché se l’inizio del libro vi sembra una panoramica dall’alto degna di Wisteria Lane, dopo pochi capitoli avrete la sensazione che “Un tranquillo weekend di paura” sia solamente una favola della buonanotte. È un racconto crudo, un continuo crescendo di suspence e di adrenalina, mette un'ansia che 20 gocce di Valium prendetele se ce l'avete in casa. Unica pecca per la mia anima assetata di sangue letterario è il finale politically correct: avrei preferito avere un epilogo futuro per scoprire come se la sono cavata i sopravvissuti, un po’ come i titoli di coda dei film che nel sottotitolo riportano la dicitura “tratto da una storia vera”. Forse ci sarà un seguito? Vi terrò informate. Buona lettura!

Micaela

Voto libro - 5 Wow Meraviglioso


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