La donna silenziosa


Autore: Debbie Howells

Genere: Thriller

24 Agosto

Quando Rosie Anderson, una ragazza di appena diciotto anni, scompare, la cittadina idilliaca dove viveva non è più la stessa. Kate, la giardiniera del posto, è scossa e tormentata dal senso di colpa. Conosceva bene Rosie e, negli ultimi tempi, forse era arrivata a conoscerla anche meglio della madre. Rosie era bella, buona e gentile. Veniva da una famiglia amorevole e aveva tutta la vita davanti a sé. Chi avrebbe mai voluto farle del male? E perché? Kate è convinta che la polizia non stia valutando tutti gli indizi. Di sicuro qualcuno in paese sa più di quel che dice. Via via che le ricerche del colpevole vanno avanti, Kate è sempre più ossessionata dalla soluzione del mistero...
Un thriller psicologico avvincente e una storia piena di segreti oscuri, ossessione e suspense.

Salve lettori! In questa recensione vi parlerò in anteprima di un libro edito Newton Compton Editori. Un thriller che uscirà in questo caldissimo mese nelle nostre librerie, ossia "La donna silenziosa" di Debbie Howells. 
All'inizio ero un po' titubante su questa lettura, ma devo dire che il colpo di scena finale mi ha lasciato di stucco. Ma, come sempre, partiamo dall'inizio.
In una piccola e calma cittadina situata nelle campagne inglesi, una ragazza scompare. 
Si chiama Rosie Anderson ed è la figlia di un importante reporter. La cittadina è distrutta da questa notizia, ma ciò che colpisce è il fatto che non ci siano prove, né testimoni. Rosie era la ragazza perfetta, membro di una famiglia perfetta, che conduceva una vita perfetta, senza scossoni né segreti. All'apparenza. 
All'inizio tutta la cittadina si mette all'opera per cercare la ragazza e dare conforto a questa famiglia così distaccata e superiore, ma dopo il ritrovamento del corpo e l'assenza di un colpevole, l'interesse scema. 
Tranne quello di Kate. 
Kate non riesce a dimenticare Rosie, una ragazza dolce e buona, che i suoi cavalli adoravano. E soprattutto non riesce a non immaginare cosa possa provare la madre di Rosie, Jo, dopo aver perso la sua primogenita. 
Ogni giorno la va a trovare, le dà conforto e una spalla su cui piangere e ben presto si ritrova immischiata in una rete familiare contorta e pericolosa. 

Apparire. È questo il perno del romanzo. Vestiti costosi, casa da copertina, famiglia perfetta, fisico da urlo, bellezza eterea. Niente è più importante di essere ammirati ed invidiati. Si può sopportare di tutto: abusi fisici e psicologici, maltrattamenti, cattiveria, menzogne. Basta che questo, le persone "inferiori" non lo vedano. 
E se malauguratamente la figlia perfetta decidesse di fare amicizia o, peggio, innamorarsi di qualcuna di queste persone inferiori, a quel punto diventa una questione di vita o di morte. 
Ma mentre una famiglia è fatta di bugie dette talmente bene da sembrare verità, un'altra famiglia è composta da persone che la cattiveria non riescono a concepirla. Kate, con la sua bontà d'animo e l'affetto che concede a tutti, non smette di pensare un secondo alla sorte della povera Rosie, non smette mai di mettersi nei panni di Jo e vivere il suo stesso dolore, non si arrende a fare domande finché non troveranno il colpevole e soprattutto non lascia sola Jo perché sa di essere la sua unica amica. 

"Rosie tornerà, ne sono certa. Da buona giardiniera, ho una fede innata nell'ordine naturale delle cose. I fiori dai morbidi petali che crescono e producono semi. L'inesorabile susseguirsi delle stagioni. Le rondini che inseguono l'estate eterna per chilometri e chilometri. I figli che non muoiono prima dei loro genitori."
Possono delle fragilità nascondere colpevolezza? Possono delle buone azioni nascondere atti indicibili? Possono pareti splendenti coprire cattiverie e malvagità? 
Purtroppo sappiamo la risposta. Ma c'è sempre qualcosa in noi che cerca di trovare il buono nelle persone, che rimane incredula sentendo la cattiveria che qualcuno può raggiungere dietro la protezione di quattro mura. 
Ma quando la verità rompe quelle quattro mura e vola libera nel vento, o su un cavallo, le bugie servono a poco. La perfezione mostra le sue crepe, si sgretola al primo soffio e crolla senza più la forza di restare in piedi e fingere.

"Io ci provo, ci provo davvero, a capire come quell'uomo meraviglioso possa rivelarsi un mostro orribile così all'improvviso. Come fa la verità a venire distorta in questo modo? Senza che nessuno se ne accorga?"
Il romanzo è narrato da due, a volte tre persone: Kate, Rosie e Delphine. 
Kate racconterà degli eventi che vanno dalla scomparsa di Rosie, le sue supposizioni, i suoi sentimenti, la vita che scorre nonostante ci siano ancora persone che soffrano per la morte di quella ragazza, le sue incertezze e paure. 
Rosie ci racconta del passato. Della sua infanzia, di ciò che ha subito e sopportato, della sua ribellione, della sua morte e dell'infanzia di qualcun altro, che ha subito malvagità come lei. 
Delphine, sorella minore di Rosie, è il componente della famiglia di cui tutti si dimenticano. Ma lei non dimentica.



Come dicevo all'inizio della recensione, questo libro non mi convinceva molto. Kate sembra tanto la vicina ficcanaso che non riesce a farsi gli affari suoi e coglie ogni occasione per mettersi in mezzo e dare sostegno. Si ritrova immischiata in una situazione plasmata da bugie di cui neanche lei riesce a trovare il capo, eppure non smette mai di cercare l'assassino. 
Durante lo svolgimento della storia, era come se gli altri avessero dimenticato l'omicidio, come se passato un certo periodo di commiserazione non era più necessario pensarci, come se non fosse l'argomento principale della storia. Ed è Kate a non "farlo passare di moda". Lei che continua a struggersi, a tormentarsi, a farsi condizionare dalla morte di una ragazza di cui sapeva poco e niente. 
Non ci sono colpi di scena forti, tranne quello finale ma a cui verremo condotti quasi per mano. Capitolo dopo capitolo, tra passato e presente scopriremo tutti i retroscena, le cause e gli effetti che hanno portato alla morte della "figlia perfetta". 
È una lettura molto veloce, i capitoli scorrono come fossero acqua, ad un certo punto è anche difficile staccarsi dal libro. Si arriva ad un punto del romanzo in cui senti che sta arrivando una svolta in un'indagine altrimenti ferma e non puoi fare altro che continuare per capire questo filo conduttore tra presente e passato dove voglia portare. 
"La donna silenziosa" è una bella lettura in questo caldo che soffoca, soprattutto per qualche lettore che vuole avvicinarsi al genere thriller senza andare subito sul pesante. Baci, 

Voto storia - 3 Bella

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