Book VS Movie


Bentornati al nuovo appuntamento della nostra rubrica Book VS Movie.
Torniamo oggi a parlare delle Cronache di Narnia, con il secondo capitolo cinematografico della saga, che in realtà è il quarto libro nella sua versione cartacea.
Personalmente mi è dispiaciuto tantissimo che non abbiamo deciso di fare il film di Il ragazzo e il cavallo, perché è una bellissima storia in stile Mille e una notte. Rompe completamente gli schemi con la storia precedente , perché mentre Il leone, la strega e l’armadio è ambientato in una classica terra alla Re Artù, Il ragazzo e il cavallo è ambientato nel deserto, con tutti i tipici elementi che troveresti una una storia orientale, dunque il genio, il demone della sabbia e un’avventura con un animale parlante.
Ma oggi parleremo del film del quarto libro, ovvero Il principe Caspian.

Primo round. Libro.
Che dire del libro? Se sapete come finisce Il leone, la strega e l’armadio, potete immaginare il mio disappunto quando pensi che non rivedrai più i quattro fratelli.

La storia infatti narra di come moltissimi anni dopo il loro regno, un popolo umano di pescatori abbia usurpato il trono dei veri Narniani. Unico erede rimasto è il principe Caspian, sebbene sia solo un ragazzo, manipolato dal reggente. Narnia non è più come la ricordiamo noi. Non ci sono fauni, animali parlanti e creature magiche. Inoltre anche solo parlare di questi antichi miti assicura di essere messi in prigione come i peggiori criminali. Sembra un posto molto più inospitale e freddo.
Ma l’istruttore di Caspian rischia tutto per proteggerlo dal piano del reggente di ucciderlo, fornendogli non solo uno scorcio delle antiche storie di Narnia, dei quattro re saggi e del Leone Aslan, ma anche un corno molto molto particolare, che se suonato quando si è davvero in pericolo e si ha bisogno di aiuto, qualcuno verrà mandato. Caspian non sospetta minimamente che saranno proprio i quattro re ad accorrere in suo soccorso. Ma immaginate la sua estrema sorpresa, quando questi si presenteranno poco più grandi di lui. Per loro infatti è passato solo un anno da quando sono tornati in Inghilterra attraverso l’armadio. E le sorprese per Caspian non sono finite. Il popolo magico di Narnia si è solo nascosto, non è scomparso. E insieme al loro principe guideranno l’insurrezione contro gli usurpatori, per riappropriarsi della loro terra.

Vi lascerò la vostra vita! ma io riporterò la pace a Narnia


Secondo round. Film.

Che dirvi, il libro mi ha trasmesso una certa angoscia. Avevamo lasciato Narnia felice per ritrovarla devastata. E la sensazione che passa il film inizialmente è la stessa. E poi che cast, ragazzi. Sergio Castellitto nei panni del reggente. E Caspian? Ben Barnes, ragazzi. Ben “Dorian Grey” Barnes. Ma di che stiamo parlando? Ok, finito il momento da fangirl, torniamo seri.
Effetti speciali, recitazione, ambientazione sono tutti di prima classe. Gli attori sono bravissimi (e bellissimi), la narrazione procede veloce e non ci si stanca mai.
Si inizia con scene cupe, per poi passare mano a mano a scene sempre più colorate e vivaci. Sta in ansia perché Aslan non è uscito fuori e sembra essere scomparso, per non parlare del fatto che ti senti tradito, anche se sai cosa Narnia nasconde.
Insomma diciamo che rispetto al libro alcuni passaggi sono stati necessariamente accorciati, ma devo dire che il taglio o le modifiche non sono eccessive e si sposano bene con il resto. Così il film non è eccessivamente lento o veloce e non viene tralasciato nulla di importante.

Le cose non avvengono mai due volte allo stesso modo.


Round finale.

Risultato dello scontro? Beh, anche stavolta parità. Non posso dire che il film mi abbia deluso, anzi con questo genere di letture vedere la trasposizione della magia sul grande schermo è sempre fonte di gioia e meraviglia, se fatto con i criteri giusti.

E voi che ne pensate? Siete d'accordo con me?
Al prossimo scontro!
Isabella



Spero che dopo l'ultimo post io non sia stata abbandonata e vorrete ancora tornare a parlare di film e libri con me.
Oggi andiamo su un terreno più sicuro. C'era una volta un tipo, amico di un altro tipo, che venne sfidato a leggere la Bibbia. Esatto. Il nostro scontro oggi inizia così. Il primo tipo era C.S Lewis, ovvero lo scrittore di una delle mie serie preferite: Le cronache di Narnia. Il secondo tipo era un signore di nome J.RR.Tolkien. Non vi dico cosa ha scritto, perché rispetto la vostra intelligenza. Ma sappiate che non solo l'aneddoto dei due amici è vero, ma è anche la base su cui si ispirò Lewis per scrivere le Cronache.
Allora eccoci qua a parlare del primo libro/film: Il leone, la strega e l'armadio.

Primo scontro. Libro.

Sebbene il presupposto sia quello che ho detto, vi posso assicurare che la storia merita davvero, non solo per come è scritta (divinamente. Del resto Lewis era un professore di letteratura inglese) , ma anche per il contenuto. È una bellissima favola di magia e di riscatto. Vale davvero la pena leggerla, da adulti come da bambini. Ho amato i personaggi, ho amato le ambientazioni, ho amato le situazioni.
La cosa buffa è che Il leone, la strega e l'armadio (titolo stupendo) non è davvero il primo della serie, bensì il secondo. Narnia già esiste, con il suo lampione misterioso, la sua regina dei ghiacci cattivissima e i suoi animali parlanti e fauni simpatici. Nel libro invece il primo racconto è Il nipote del mago, dove si scoprono vie per attraversare i mondi e un certo bambino assiste in prima persona alla creazione di Narnia per mezzo di una canzone bellissima cantata da Aslan, il leone. Che dire, è bellissimo! Se potessi incontrare personalmente Lewis gli stringerei la mano, per aver creato una storia così dolce e delicato, con un potere narrativo notevole.

 Sul conto dei figli di Adamo ed Eva, be’, sia detto senza offesa dei presenti, ci sono opinioni contrastanti. Comunque, le più diaboliche sono le creature che sembrano uomini e donne e non lo sono affatto

Secondo round. Film.

Ragazzi, non ci credereste mai. Il film è bello tanto quanto il libro. Sì, dico sul serio. E non bello in modo diverso. No no. Bello bello in modo uguale. Non ho mai trovato un film che suguisse passo passo il libro, mai. Tranne per questo. Non solo la storia non si discosta ma neppure, cosa ancora più importante, tralascia nulla del libro. Nulla. Non potete capire la mia sorpesa nel vedere che la storia era identica, i personaggi descritti proprio allo stesso modo, e gli attori scelti...che ve lo dico a fare? Sapete che McAvoy fa parte del cast, no? Diciamo che questo film mi ha dato la speranza che ci fossero anche trasposizioni cinematografiche belle dei libri letti. Di quelle che non vengono tagliate o sacrificate o, peggio ancora, divise in più parti per guadagnarci di più, allungando la broda o ricamandoci più del necessario (ogni riferimento a Lo hobbit o Divergent non è puramente casuale).
Se non mi credete, andate a vederlo. Andate!

Lucy ad Edmund: Non importa. Certi bambini non capiscono quando è ora smetterla con le fantasie.

Aslan: Non citare la Grande Magia in mia presenza, strega! Non c'eri quando è stata scritta!

Round finale.
Non solo qui finiamo in parità, ma anche a pieni voti entrambe le versioni. Si può dire lo stesso degli altri libri/film della saga? Per scoprire cosa ne penso, non vi resta che rimanere con noi.

E voi siete d'accordo? Avete letto i libri? Visto i film?
Aspetto il vostro parere!
Al prossimo scontro!
Isabella




Ho la sensazione che aspettavate questo scontro da quando abbiamo iniziato la nostra rubrica. Ecco a voi la sfida tra le sfide del momento: Io prima di te.

Primo round. Libro.

Ho letto il libro quando ho scoperto che avrebbero fatto il film con attori conosciuti e amati, soprattutto nel mondo delle serie tv, ma ve ne parlo al round successivo. Cosa penso di questo libro?Penso che se avessi saputo il finale, non lo avrei letto. Personalmente è un tema molto delicato per me, la disabilità, e leggere questo libro mi ha fatto più male che bene. Dicono che sia anche divertente, per i modi buffi di Lou, ma onestamente? Io non ho riso molto. Sì, la protagonista è simpatica e carina, non sembra avere molto insight su se stessa, quando invece si scopre che non è così, la ami ancora di più. e Will, beh, è Will. Non accetterò mai la sua scelta e non sopporto che Lou sembra averla accettata alla fine.Il tema è molto forte e il libro è carino, nel complesso. Ma non mi ha appassionato quanto molti dicono. Mi ha tenuto incollata perché fino alla fine (ovvero le 3 di notte) ho sperato e pregato che finisse diversamente. Ho pianto. Ma comunque, anche se molti mi vorranno linciare, non è entrato di diritto nella mia top 10 tra i migliori libri che abbia mai letto. Vuoi per il tema o per il contenuto, non lo so. Di sicuro l'elemento più positivo, che gli fa guadagnare punti, restano di certo personaggi. Loro sì che li ho amati. Ma lo stile di scrittura? Non tanto.

Lo baciai, cercando di riportarlo indietro. Lo baciai e tenni le labbra contro le sue finché i nostri respiri si mescolarono e le lacrime che sgorgavano dai miei occhi diventarono sale sulla sua pelle, e mi dissi che, da qualche parte, minuscole particelle del suo corpo sarebbero diventate minuscole particelle del mio, assorbite, inghiottite, vive, eterne. Volevo imprimere anche il più piccolo pezzettino di me contro di lui. Volevo lasciare qualcosa di mio dentro di lui. Volevo dargli ogni briciolo di vitalità che sentivo e costringerlo a vivere.


Secondo round. Film.

Dicevo che ho visto il trailer con molti personaggi precedentemente conosciuti tramite le diecimila serie tv che seguo e la cosa mi ha davvero incuriosito. In termini tecnici da fangirl, direi che hanno preso egli emblemi di vari fandom per farne il film che tutti i fan erano costretti a vedere. Harry Potter, Games of Thrones, Hunger Games, Doctor Who. Chi più ne ha ne metta. Poi hanno preso una storia amata da tantissima gente ed ecco qua, il film più atteso del 2016. Più di Cinquanta sfumature, quasi. Che comunque esce l'anno prossimo, quindi non c'è gara.Magari sono cattiva io., magari è semplicemente il classico discorso che i bravi attori delle seri tv te li ritrovi presto o tardi sul grande schermo. Non lo so.Sta di fatto che il film è stato carino. Ho riso e ho pianto (ovviamente. Mica sono di pietra). Ma anche qui mi ha lasciato con un senso di "va beh", stavolta perché mi aspettavo forse qualcosa di più. Hanno secondo me tralasciato la parte più importante che spiega perché il cambiamento passato di Lou è così importante e ancora di più lo è quello dopo Will.

"Non puoi cambiare la natura delle persone." 
"E allora uno cosa fa?"
"Le ama."

Tu sei più o meno l'unica cosa che mi fa desiderare di svegliarmi.


Round finale.Chi vince? Nessuno. Questo scontro finisce in parità. Mi aspettavo di più da entrambe le forme di intrattenimento, libro e film. Non per questo li condanno o dico che siano brutti, anzi. Mi hanno emozionato quel tanto per strapparmi qualche risata e qualche lacrima. Ma in una scala da bleah a wow, direi ok. Quindi voto "ok" per entrambi.Allora, vi ho fatto arrabbiare? Quanto vorreste tirarmi qualcosa? O magari c'è qualcuno che è d'accordo con me?Fatemi sentire le vostre rimostranze! Al prossimo scontro!

Isabella








Buon venerdì e buona rubrica Book VS Movie. 
Torniamo a parlare della saga Divergent con il terzo capitolo della serie, Allegiant. Premesso che non mi aspettavo venisse diviso in due parti. Ma vediamo nel dettaglio lo scontro. 

Primo round. Libro. 

 Ci sono alcune cose che mi sono andate di traverso. Sarà che sono amante dei lieto fine o magari dipende dalla mi innata indole ottimista, ma davvero mi aspettavo un finale diverso. Non ne parlerò, me lo riserve se mai decideranno di fare la cosa giusta e concludere al cinema la saga, piuttosto che fare ciò che i rumors sembrano suggerire di un'ipotetica serie tv. Vi dirò invece che sembrava davvero che tra Tris e Four le cose filavano, sembrava davvero che la soluzione a tutte le difficoltà era proprio dietro l'angolo. Il fatto che il loro mondo così attentamente costruito non fosse che un esperimento, il fatto che finalmente avrebbero scoperto la realtà dietro le mura, mi aveva messo la giusta angoscia e trepidazione. Peccato le solite incomprensione tra i nostri protagonisti. Mi è piaciuto molto, invece, lo scambio di narratore. Finalmente abbiamo anche il punto di vista di Four, che della serie è il mio preferito. 

Ora mi domando se abbiamo tutti davvero bisogno di queste parole – Intrepidi, Eruditi, Divergenti, Alleanti – o se possiamo semplicemente essere amici, amanti, fratelli e sorelle, e definirci solo in base alle scelte che facciamo e all'amore e alla lealtà che ci lega.

Secondo round. Film. 

Come ho detto, mi aspettavo qualcosa di diverso. Non dico 
che come al solito io non abbia apprezzato gli effetti speciali e l'ambientazione, ma c'era qualcosa che non filava, almeno secondo me. Era più lento degli altri. Questo perché lo hanno dovuto dividere, non so se per allungare la broda e guadagnarci di più o perché davvero gliene importa qualcosa di noi poveri fan. L'ho trovo piacevole perché sono affezionata ai personaggi e alla storia, ma non particolarmente impressionante. Tranne per alcune parti. 

Vale la pensa salvare una popolazione determinata ad autodistruggersi?

La gente pensa che le mura servano a separarci. Ma soprattutto servono a proteggerci. 

Round finale. 

Rullo di tamburi.... Vince lo scontro il libro. Ovviamente. Le motivazioni sono molte, ma la più importate resta quella di avere un certo ritmo, che al film secondo me è mancato. 
E voi siete d'accordo con me? Sono sinceramente curiosa di sapere il vostro parere. 
Al prossimo scontro!
Isabella







Eccoci al nuovo appuntamento con la rubrica Book VS Movie.
Continua lo scontro tra i libri di Veronica Roth e i suoi fratelli film. Vediamo un po' chi vince lo scontro con il secondo capitolo della saga, Insurgent.

Primo round. Libro

Ho letto il secondo libro della saga desiderosa di sapere cosa sarebbe accaduto dopo. E ammetto che in questo caso il libro non mi ha deluso. Forse abituata alla lettura, forse perchè vengono approfonditi alcuni aspetti dei personaggi,
comunque il risultato è stato farmi divorare questo secondo libro. Mi è piaciuto soprattutto vedere che i nostri protagonisti non sono sovraumani né invincibili. Essere divergente ha portato Tris nel primo libro a scoprire se stessa, ma gli eventi accaduti con gli Eruditi e gli Intrepidi l'ha poi portata a perdersi. In Insurgent vedremo la sua angoscia, la sua paura e il suo senso di colpa. Ci sarà una Tris ben diversa, quasi irriconoscibile. E il nostro caro Four? La sua crescita mi è piaciuta tantissimo. È come se stesse davvero mantenendo la promessa del suo tatuaggio, cosa che invece Tris non riesce a fare. L'avrei voluta strozzare non so quante volte. Quando un libro ti trasmette questo, vuol dire che ti ha catturato.
Le persone sono costituite da diversi strati di segreti. Credi di conoscerle, di capirle, ma le loro motivazioni ti sono sempre nascoste,seppellite nei loro cuori. E tu non le conoscerai mai, anche se a volte decidi di fidarti.

Secondo round. Film.

Che dire.. L'ho aspettato con ansia. Con vera e autentica ansia da attesa, di quelle che hai solo quando sta per uscire un libro o un film che volevi assolutavere leggere o vedere. Stavolta conoscevo la storia e volevo sinceramente vedere come l'avrebbero resa. Cosa penso? Ni. Mi è piaciuto perché gli 
effetti speciali sono spettacolari e gli attori sono bravissimi. Ma manca tutta la parte della lotta interiore di Tris, che nel film viene solo accennata. Quella parte che ti fa amare e al contempo odiare Tris. Nel film manca un po' questa profondità delle loro difficoltà, che di fatto sono la basa per un nuovo modo di vivere la loro relazione. Ci sono segreti e quello che questi segreti fanno a Tris e Four, ma mentre nel libro si vede questa lotta, nel film è solo velata, perché si dà la priorità all'azione e ai fatti, più che ai sentimenti.

Persino delle piccole gocce d'acqua con il tempo possono cambiare per sempre una roccia. E la roccia non tornerà mai più come era prima.

Round finale.

Ebbene, devo dire che mi aspettavo dal film qualcosina di più, però mi è piaciuto. E anche stavolta abbiamo Theo senza maglietta, quindi un plus. Oltre al fan service che nel libro non c'è, di loro due che approfondiscono la loro relazione fisica. Diciamo che vince lo scontro il libro ma di poco.

Tris: Non posso lasciare che altri muoiano per causa mia.
Four: Nessuno morirà per causa tua. Tori troverà un modo per disabilitare il congegno.
T: E se non ci riuscisse?
F: Allora troveremo un altro modo. Insieme.
T: Sai che sono una sola persona. Non ne valgo la pena.
F: Sì invece. Per me sì. Ti amo.

E voi che ne pensate ? Concordate con me? Il film vi è piaciuto? E il libro?
Attendo la vostra opinione!

Al prossimo scontro!
Isabella





Eccoci di nuovo al nostro appuntamento settimanale di scontri epici (o meno) tra la versione su carta e la versione su
pellicola di una storia che abbiamo amato.
Oggi vi parlerò di un film/libro per cui ho fatto il percorso a ritroso. Ho visto primo il film, ebbene sì. 
Questo scontro è decisamente ostico, perché è una di quelle rare ( o forse no) occasioni per cui il film secondo me è stato reso meglio del libro.
Rullo di tamburi... Ecco a voi lo scontro su Divergent.


Primo round. Il libro.

Il libro è il primo di una trilogia. Ho deciso che affronterò libro per libro lo scontro con il suo fratello film, perché merita di essere analizzato nei dettagli.
Premesso che, come già detto, ho scoperto della sua esistenza solo dopo aver visto il film. Ora immagino che la reazione delle persone normali sia Uh, esiste una serie! Me la leggo con calma!. Vorrei potervi dire che è stata anche la mia reazione... Ma ovviamente non è stato così. Più qualcosa del tipo O mio Dio ci sono tre libri me li leggo tutti in una notteeeee!!. Ecco.
Quindi ammetto che ho un po' di confusione riguardo alle emozioni che mi ha suscitato il libro. La storia la conoscete bene. Beatrice Prior vive in una società divisa per categorie distinte. Si nasce nel gruppo dei propri genitori, a una certa età viene fatto un test attitudinale e poi si affronta il giorno della scelta, perché nonostante le origini e il test si può scegliere a quale categoria si appartiene. Ci sono i Candidi, la cui attitudine è la verità e gestiscono di conseguenza la legge. Ci sono i Pacifici, che lavorano la terra e si occupano dell'agricoltura. Ci sono gli Eruditi, con attitudine all'intelligenza, che si occupano della scienza e della tecnologia. Ci sono gli Intrepidi, i coraggiosi addetti alla sicurezza e alla difesa. Poi ci sono gli Abneganti, detti anche Rigidi, che si prendo cura degli altri rinunciando ai loro bisogni, perché a loro è affidato il governo. Tris fa parte di questo gruppo, ma ha sempre ammirato gli intrepidi. Il problema è che il suo test, che dovrebbe aiutarla a scegliere, è risultato inconcludente. Lei è una Divergente. È dal quel momento che le vicende si accavallano e per Tris la situazione diventa sempre più complicata. Diciamo che un punto a favore del libro è la possibilità che ti dà di percepire la profondità dei sentimenti di Tris. La sua angoscia, la sua paura, le sue speranze.
Un punto negativo invece va allo stile di scrittura. Non so se è stata la traduzione italiana o se il libro è scritto così anche in inglese, ma devo dire che sono rimasta delusa. Se la storia non fosse stata appassionante, probabilmente lo avrei abbandonato. 

Credo negli atti di coraggio ordinario, Nel coraggio che spinge una persona a ergersi in difesa di un’altra.


Secondo round. Il film.

L'ho amato dai titoli di apertura. Sul serio. Non so ancora perchè, me lo rivedo in continuazione per cercare di capirlo.
Sono giunta alla conclusione che probabilmente dipende dall'idea stessa di essere in un mondo così inquadrato e di essere divergenti. Lei e lui sono dei bravissimi attori, eppure manca quel range emotivo che forse si può capire solo dai libri. Nonostante questo, l'ho amato. Mi piace l'ambientazione, mi piacciono gli effetti speciali, mi piace il ritmo del film. Forse perché sono andata senza nessuna aspettativa, quindi mi ha piacevolmente colto di sorpresa. E poi ammettiamolo, Theo senza maglietta è uno spettacolo.

Io non voglio e non posso essere una cosa sola:voglio essere intelligente,altruista,onesto,intrpido e generoso... bè sul generoso ci sto ancora lavorando.

Round finale.

Vorrei che finisse in parità questa battaglia, ma ammetto che almeno mezzo punto in più se lo guadagna il film, fosse solo per come è scorrevole, a differenza della lettura. Credo proprio di essere una pecora nera, la voce fuori dal coro, che acclama questa verità.

E voi siete d' accordo con me? O magari sbaglio? Aspetto ardentemente di sentire il vostro parere!

Al prossimo scontro!

Isabella 








Da sempre noi lettori siamo padroni di un'antica e inconfutabile verità. Il libro è meglio del film.
Immaginatemi mentre scrivo queste parole seduta su un alto scranno, con gli occhiali posati sul naso e l'aria da maestrina.
Poi immaginatevi che qualcuno dia un calcio allo scranno. Mi vedrete cadere con la faccia per terra e le gambe per aria. Perché sebbene noi siamo convinti che il libro sia sempre assolutamente meglio del film, posso dire che non tutti i film tratti dalle nostre amate letture siano poi così da buttare.
Ecco spiegata questa rubrica, **Book VS Movie.
Per la prima epica battaglia non potevo che prendere un libro che tutti noi consideriamo epico. Sto parlando di Orgoglio e Pregiudizio dell cara Jane Austen. Suonate il gong, che la sfida abbia inizio!


Primo round. Il libro.

Scritto magistralmente da una delle più famose e importanti scrittrici dell'Ottocento, che aveva il dono dell'umorismo e dell'ironia, lo possiamo tranquillamente considerare il primo libro chic lit della storia, o anche uno dei primi romantic comedy. Non
ho ancora sentito una persona parlare male del libro. Forse perché viene presa d'assalto se osa dire una simile scempiaggine, ma in ogni caso è davvero un libro fantastico. Scritto con lo stile tipico della Austen, con quei termini aulici e l'uso del voi, non manca tuttavia di una certa fluidità che lo rende godibilissimo anche ai lettori del ventunesimo secolo. Sarà che la storia è più attuale di quello che sembra, con la femminista nascosta che è la secondogenita della famiglia (Liz Bennet) o il tema delle gelosie e delle incomprensioni che causano una serie di eventi a cascata. Vogliamo parlare della dichiarazione di Darcy? No, non ne parliamo, che poi di malumore gli uomini risponderanno che non si parla più in quel modo e le donne diranno che uno sforzo per essere così dolci lo potrebbero pure fare.


Ma è comunque una vera fortuna avere qualcosa ancora da desiderare. Se tutto fosse perfetto dovrei aspettarmi sicuramente qualche delusione.

Sono la creatura più felice dell'universo. Forse altri lo hanno detto prima di me, ma nessuno con tanta ragione.


Secondo round. Il film.

Ci sono state tantissime versioni del film, anche in serie tv e sceneggiati e quant'altro. Quella che considererò sarà la versione
del 2005 con Keira Knigthley, nonché la più conosciuta. Ora, non mi reputo affatto una critica di cinema, anzi tutt'altro. E vi confesserò il mio oscuro segreto. Ho visto prima il film. Ebbene sì. Mi è piaciuto così tanto che sono corsa a leggere il libro, già presente allora nella mia to read list. Che dire, i vestiti, le parole, i paesaggi, la fotografia, i balli... È stato reso benissimo. Non posso lamentarmi di nulla. Davvero.


Se i vostri sentimenti sono gli stessi di aprile, ditelo ora. Il mio affetto e i miei desideri sono immutati, ma una vostra parola mi farà tacere per sempre. Se invece i vostri sentimenti fossero cambiati, devo dirvelo: mi avete stregato anima e corpo e vi amo... Vi amo.. Vi amo. E non voglio più separarmi da voi.

Round finale.

E quindi chi vince questo scontro epico? Oh beh, mi spiace dirvi che finisce in parità, almeno secondo me. Il libro ci permette di vedere la descrizione dettagliata dei posti, ci fa respirare l'aria dell'Ottocento, con i suoi vestiti pieni di fronzoli e il suo linguaggio forbito, ci permette di leggere una scrittura di un altro tempo senza essere pesante. Ma il film non è da meno. Vedere le coreografie dei balli e vivere i loro dialoghi in modo diretto, come una partita di tennis, o il disagio crescente di Lizzie quando capisce davvero la personalità di Darcy, o le lunghe lettere scritte con penna e calamaio... Inoltre il ritmo del film non è stato piegato per far piacere ai canoni moderni di storia d'amore. Ci sono le lunghe passeggiate di Lizzie, ci sono i paesaggi da vedere, ci sono tutti quei convenevoli da rispettare, e soprattutto la totale assenza di contatto fisico. Quale film d'amore moderno è riuscito ad appassionarci nonostante non ci fosse neppure un bacio rubato? Solo questo. Almeno per me.

E con questo la sfida si conclude. Sono sinceramente curiosa di sapere che ne pensate. 

A voi è piaciuto di più il libro o il film?


A presto!
Isabella