Il bambino silenzioso


Autore: Sarah A. Denzil

Genere: Gialli e thriller

29 gennaio 

Nell’estate del 2006, Emma Price assistette al ritrovamento del cappotto rosso del suo bambino di sei anni, lungo il fiume Ouse. Fu la tragica storia dell’anno: il piccolo Aiden era sparito da scuola durante una terribile alluvione, era caduto nel fiume e poi annegato. Il suo corpo non fu mai ritrovato. Dieci anni dopo, Emma è riuscita finalmente a riacquistare un po’ di serenità. È sposata, incinta e le sembra di aver finalmente ripreso il controllo della sua vita quando... Aidan ritorna. Troppo traumatizzato per parlare, non risponde a nessuna delle infinite domande che gli vengono rivolte. Solo il suo corpo racconta la storia di una sparizione durata dieci lunghi anni. Una storia di ossa spezzate e ferite che testimoniano gli orrori che Aiden deve aver subito. Perché Aiden non è mai annegato: è stato rapito. Per recuperare il contatto con il figlio, ormai adolescente, Emma dovrà scoprire qualcosa sul mostro che glielo ha portato via. Ma chi, in una cittadina così piccola, sarebbe capace di un crimine tanto orrendo? È Aiden ad avere le risposte, ma ci sono cose troppo indicibili per essere pronunciate ad alta voce.


Salve lettrici, 
dopo una serie di romance ho preso in mano un thriller per variare un po' emozioni.
La scelta è caduta su "Il bambino silenzioso" di Sarah A. Denzil, edito dalla Newton Compton.

Siamo nella piovosa Inghilterra, in un villaggio che si sviluppa sulle sponde del fiume Ouse.
Un fiume che, a causa della pioggia torrenziale, si gonfia e rompe gli argini, diventando pericoloso per gli abitanti.
Un fiume che si porta via la giovane vita di Aiden, sei anni, figlio della giovane Emma Price.
Passa il tempo ma non ci sono lacrime a sufficienza per lavare via il dolore, né alcol tanto forte da cancellare la memoria, non esiste un freddo corpicino su cui piangere. 

"Il giorno in cui ho perso Aiden è stato il giorno in cui ho compreso cosa significa perdere il controllo."

Emma soffre e perde il controllo sulla sua vita, soprattutto quando, improvvisamente, anche i suoi genitori perdono la vita in un incidente stradale, lasciandola sola e vulnerabile. Tenta di togliersi la vita ma il bel professore di quando andava al liceo, Jack, la trova in tempo e la salva. A distanza di dieci anni dalla perdita del suo bambino, Emma si ritrova sposata al suo salvatore, con una vita apparentemente normale e una bimba in grembo, prossima a venire al mondo.
Ha fatto pace col passato anche se non riempirà mai il buco nel petto lasciato dal figlioletto.
Ma un telefonata dall'ispettore che, ai tempi, si occupò della sparizione di Aidan, cambia e sconvolge tutto quanto.
Aiden è vivo. È stato ritrovato in stato confusionale sulla via che costeggia il bosco, nudo e imbrattato di sangue.
Emma non ci crede fino a quando non si reca in ospedale per vederlo e, a quel punto, tutto torna a prendere colore. Aiden, però, non mostra alcuna emozione, nessun cenno di riconoscimento alla vista della madre, nessuna parola, nemmeno un suono.
Ed è così che Aiden resterà, muto e assente, anche quando tornerà a casa con la madre e il suo nuovo marito.
Nemmeno quando il padre, Rob, ufficiale dell'esercito, ritorna da una missione per ricongiungersi a lui.
Le visite mediche, le analisi, la terapia psicologica confermano che Aiden è stato tenuto prigioniero per dieci anni, legato e mal nutrito, abusato sessualmente.
I media li braccano, li accusano e giudicano ed Emma tiene duro per il suo bambino. Ma cose inquietanti capitano e lei non può credere di aver paura di suo figlio, ma Jack instilla il dubbio e teme per la vita della bambina che di lì a poco nascerà.
Tutti sono sospettati per Emma, dagli amici al lattaio. Chi ha preso suo figlio? Chi ha potuto tenerlo prigioniero per tutto quel tempo senza essere mai scoperto? Ma, soprattutto, come?
In un piccolo paese dove tutti conoscono tutti, come è stato possibile perpetrare un simile crimine?

Esordisco dicendo che ho terminato questa lettura in un giorno. Scorrevole e incalzante, tiene legati alle pagine in preda alla curiosità e alla tensione.
Chi legge le mie recensioni sa che ho il brutto vizio di analizzare ogni rigo che leggo quando ho in mano un thriller.
Voglio subito arrivare alla soluzione del caso, del mistero ecc.
Dopo i primi capitoli avevo pensato di aver beccato il colpevole, non poteva che essere lui, ma un paio di capitoli dopo mi ricredevo e ricominciavo a rimuginare, però, poi, un'altra frase o un atteggiamento mi riportava indietro.
Insomma, mi sono sentita coinvolta al cento per cento.
Niente è come sembra e così deve essere affinché un thriller riscuota il giusto successo.
Scritto benissimo e tradotto anche meglio.
È raccontato dal punto di vista di Emma, una donna apparentemente fragile che nasconde, invece, una forza come poche, una determinazione e una fiducia nei sentimenti che non ha eguali. Vivremo la sua sofferenza, la sua confusione, il dolore grande di non essere capace di guarire il figlio ritrovato, la frustrazione di non riuscire a capirlo, a spronarlo.
La sorpresa e lo sgomento che proverà davanti a certi episodi, ma che non avranno il potere di abbatterla. È una madre in missione e la porterà a termine.
Il penultimo capitolo è lo sconvolgente racconto fatto da Aiden stesso, che chiarirà più punti e che ci condurrà all'epilogo del romanzo.
Bello, bello, bello. Mi è piaciuto tantissimo. Uno dei pochi thriller che mi ha vista sconfitta, perché non sono riuscita a scovare il mostro fino alla fine.
Consigliato caldamente agli amanti del genere.
Buona lettura.



voto libro - 4 Bellissimo


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