Il tatuatore


La serie è composta da: 
 
1. Il tatuatore

2. Il ladro di tatuaggi

3. L’imbalsamatore



Autore: Allison Belsham 

Genere: Giallo e Thriller

3 maggio

Un grande thriller
Segui le tracce di inchiostro e sangue
Per gli amanti di Stieg Larsson e Jo Nesbø
Mami Mullins, una tatuatrice di Brighton, trova un corpo orribilmente scuoiato. 
Suo malgrado si trova costretta a collaborare con il detective Francis Sullivan, appena promosso, a cui è stato assegnato il caso. Da tutti gli elementi emerge quasi immediatamente un fatto: non si tratta di un omicidio isolato ma dell’opera di un serial killer. E il modus operandi dello svitato da catturare è agghiacciante: mentre la vittima è ancora viva, rimuove intere porzioni di pelle, presumibilmente tatuate. Questa pista porta Sullivan a credere che una come Mami, che conosce il mondo dei tatuaggi come le sue tasche, sia l’unica persona in grado di aiutarlo. Ma lei ha le sue ragioni per non fidarsi della polizia. Quando Mami riuscirà a identificare il prossimo bersaglio del killer, lo dirà a Sullivan o si metterà alla ricerca del “ladro di tatuaggi” da sola?
Un poliziotto al suo primo caso
Una donna con un terribile segreto
Un serial killer che sta affilando la sua lama nell’ombra per uccidere ancora.



Cari lettori del Confine, oggi vorrei parlarvi della mia ultima lettura. Si tratta di un thriller di cui ho sentito tanto parlare nei mesi scorsi e volevo anche io dare il mio parere. Il libro si intitola "Il tatuatore", di Alison Belsham, pubblicato in Italia il 3 Maggio scorso dalla casa editrice Newton Compton editori. 

Marni Mullins è una tatuatrice di Brighton. Una sera, dopo aver terminato un lavoro su un suo cliente, mentre è diretta a casa dal figlio adolescente, si imbatte per caso in un cadavere buttato all'interno di un cassonetto dell'immondizia. Nonostante la sua avversione per le forze dell'ordine, chiama la polizia e si ritroverà ad essere in qualche modo utile all’ispettore Sullivan. Francis Sullivan è da poco stato promosso ad ispettore nonostante la sua giovane età, questo caso è il primo a suo carico e non vuole deludere nessuno. Ma Francis ha di fronte un caso molto complicato. Dalle prime indagini si scopre che non si tratta di un omicidio isolato ma bensì di un serial killer, con l'ossessione di collezionare tatuaggi. Ecco perché l'ispettore chiederà aiuto a Marni, a quanto pare lei è l'unica che in qualche modo può aiutarlo. La tatuatrice, però, si sentirà emotivamente coinvolta in questa storia. Stanno morendo persone del suo giro e non può permettere che accada a qualcun altro. Quando poi scoprirà chi sarà la prossima vittima del serial killer, dirà tutta la verità a Sullivan o proverà da sola a cercare "il ladro di tatuaggi"?

Dopo aver letto la trama di questo romanzo avevo alte aspettative per la storia. Una trama avvincente, una novità, qualcosa che, per gli amanti di questo genere, può rimanere impresso nella mente. Purtroppo, forse per le troppo alte aspettative, sono un rimasta po’ delusa dallo svolgersi degli eventi. 
La storia è partita molto bene, nonostante fosse narrata da diversi punti di vista, sono solo quelli principali che catturano l'attenzione del lettore, gli altri servono solamente a dare dettagli in più sulla storia. 
Verso la metà la lettura è rallentata un po’, la curiosità che avevo inizialmente è andata scemando man mano che andavo avanti. Peccato, perché la storia e l'idea in sé sono molto buone, ma mancava quel qualcosa in più che permette al lettore di divorare un libro del genere in pochissimo tempo, e questa storia poteva benissimo riuscire in questo compito. 
I due protagonisti principali li ho trovati molto interessanti, soprattutto Marni, anche io lettrice, durante le indagini, pensavo "chissà che direbbe Marni su questa scoperta". Diciamo che è un punto fondamentale dello svolgimento delle indagini, nonostante lei non faccia parte della polizia ed è solo una testimone speciale. 
Francis è molto bravo nel suo lavoro, già prima di averne la conferma lui sospettava che dietro questi omicidi ci fosse un serial killer e che i tatuaggi fossero il motivo principale, peccato che sia la sua squadra che il suo capo non credano in lui. È molto intelligente e nonostante la poca esperienza e la giovane età, è bravo e sa quel che fa. Il terzo protagonista principale della storia è il serial killer. L’ho trovato un personaggio sfacciato e raccapricciante al punto giusto, come dev'essere un vero omicida. Si rivolge ai lettori vantandosi di ciò che fa, cercando delle conferme dagli altri sulla sua bravura. Sa lavorare bene le pelli e vuole che tutti sappiano quanto è bravo in ciò che fa, non importa se questa volta si trova di fronte a delle persone, lui vuole che la concia della pelle sia perfetta e soprattutto, noi tutti, dobbiamo sapere che il lavoro è fatto bene. 
L'autrice nel complesso è stata molto brava, si vede benissimo che si è preparata attentamente su tutti i dettagli, sia su come avviene il procedimento della concia delle pelli, sia per quanto riguarda tutto il mondo dei tatuaggi. 
Il finale mi ha lasciata un po’ delusa. È un vero peccato, perché se non fosse per alcune cose nell'ultima parte della storia, per come mi sono approcciata alla lettura inizialmente, questo thriller poteva entrare a far parte dei miei preferiti. 
Che dire amici del Confine, vi consiglio comunque di leggere questo libro, perché per alcuni aspetti è molti interessante, ma cercate di non farvi alte aspettative all'inizio della lettura. 
Buona lettura e a presto.

Voto - 3.5 
 




Autore: Allison Belsham 

Genere: Giallo e Thriller

26 settembre

La città di Brighton pullula di vicoli, segreti e sussurri. C’è un intero mondo sommerso che sfugge al controllo della polizia, governato dalle leggi della strada. Nel cuore dell’estate una giovane donna viene ritrovata in fin di vita e, dopo aver trascorso ventiquattro terribili ore di agonia in ospedale, muore in circostanze misteriose. Sul suo corpo è stato lasciato un marchio: un tatuaggio. Quando anche un’altra donna scompare, l’ispettore Francis Sullivan e la sua squadra temono che ci sia un serial killer per le strade della città. Un assassino collegato in modi ancora tutti da chiarire al mondo dei tatuaggi. Ma non appena la polizia identifica un sospetto, Alex Mullins, le cose per Francis si fanno tutt’altro che semplici. Alex, infatti, è il figlio della donna con cui ha un legame molto particolare: Marni, una tatuatrice. Riuscirà a non farsi coinvolgere dai suoi sentimenti per risolvere il caso e fermare l’assassino prima che altre donne muoiano?


Amici del Confine,
eccomi in vostra compagnia in questi ultimi giorni del 2019 per parlarvi di un libro che ho da poco concluso di leggere.
Si tratta di un thriller dal titolo "Il ladro di tatuaggi" di Alison Belsham, secondo romanzo scritto dell'autrice e seguito di “Il tatuatore”, pubblicato dalla Newton Compton editori.

Durante l'estate a Brighton, una giovane donna viene ritrovata in fin di vita e poco dopo muore in ospedale in circostanze misteriose.
Sul corpo aveva un particolare tatuaggio fatto come fosse un marchio.
Quando viene coinvolta anche un'altra donna, scomparsa nelle stesse circostanze della prima, l'ispettore Francis Sullivan si trova nuovamente alle prese con un serial killer collegato in qualche modo al mondo dei tatuaggi.
Sullivan è ancora nel bel mezzo del processo per il suo vecchio caso "dei tatuaggi" e stavolta deve tenere conto anche dei suoi sentimenti, perché il maggior sospettato degli omicidi delle due donne è Alex Mullins, figlio della sua amata Marni, la tatuatrice.
L'ispettore riuscirà a svolgere il suo lavoro risolvendo il caso senza farsi coinvolgere dalla sua vita privata?

Siamo tornati a Brighton in compagnia dell'ispettore Sullivan e, soprattutto di Marni, il personaggio che più ho adorato nel primo romanzo.
Anche stavolta, al centro delle indagini ci saranno i tatuaggi, ma Marni e Francis avranno un ruolo completamente diverso rispetto al precedente romanzo.
Avevamo lasciato i due che, dopo aver svolto insieme le indagini, erano in buoni rapporti, direi più che buoni, ma il coinvolgimento di Alex, figlio di Marni, nel caso,non renderà per niente facile la situazione tra i due.
Durante la lettura vi renderete conto che il loro rapporto sarà quasi pari a zero.

L'autrice, come al solito, è stata molto brava a fornire dettagli minuziosi e importanti.
Le forti descrizioni ricche di dettagli ci saranno utili a capire molte cose e ad avere un bel quadro di tutta la storia e dei personaggi, sia vecchi che nuovi, con dei collegamenti tra loro che serviranno a risolvere il caso.
Avere Alex come maggior sospettato sarà complicato per Francis e il coinvolgimento sentimentale non gli renderà le cose facili, infatti in alcuni momenti si troverà in disaccordo con la sua squadra.
Il fatto che la storia sia raccontata da diversi punti di vista, da quella dei due protagonisti e da quella dell'assassino, rende la storia più adrenalinica e avvincente, con un po’ di mistero che tiene il lettore incollato con interesse alle pagine fino alla fine.

A parer mio, chi non ha letto "Il tatuatore" e vuole leggere questo romanzo dovrebbe leggerli in ordine cronologico per evitare spoiler sulla storia precedente. Per chi è appassionato di suspense thriller, non può perdersi "Il ladro di tatuaggi", rimarrete sorpresi in positivo.
Non è una lettura pesante e in questo periodo di vacanze abbiamo tutti bisogno di un po’ di relax.
Vi auguro buona lettura e buone vacanze.


Voto - 3.5 
 




Genere: Thriller

Anteprima: Alison Belsham

1 aprile 2021

Il prossimo nome sulla lista è il tuo

Quando un corpo appena mummificato viene ritrovato al museo di storia naturale di Brighton, il detective Francis Sullivan non riesce a crederci. Chi è quella donna? 

Ma poi per la città iniziano ad apparire vasi sepolcrali egizi contenenti parti del corpo e messaggi criptici, e Sullivan si rende conto di avere a che fare con un serial killer. Vendetta, ossessione e un’antica religione sembrano aver trovato la perfetta sintesi in questo caso, che campeggia su tutte le prime pagine di cronaca nera, scatenando un’ondata di terrore in tutta Brighton. 

Impegnato in una corsa contro il tempo, il detective Sullivan dovrà fare appello a tutta la sua determinazione per scoprire la vera identità dell’Imbalsamatore prima che sia troppo tardi. Perché ci sono demoni del suo passato che, dopo anni di oblio, cominciano a risvegliarsi… Francis ancora non lo sa, ma c’è una verità oscura che sta per tornare alla luce.


Ciao Lettori,
la Newton Compton Editori si è data al thriller con il nuovo libro di Alison Belsham “L'imbalsamatore” e ci ha gentilmente concesso la copia ARC per la recensione.
Personalmente non amo molto i gialli, ma li leggo ogni tanto per un po’ di tensione e adrenalina e devo dire che me ne sono capitati davvero di belli spesso, ecco perché quando ho letto la trama de “L’imbalsamatore” mi sono detta, perché no?

Innanzitutto preciso che “L'imbalsamatore” è il terzo thriller della Belsham e, sebbene la storia narrata sia del tutto indipendente dalle precedenti, i personaggi che incontriamo in questo volume sono gli stessi de “Il tatuatore”.

Il distretto dell'ispettore Francis Sullivan è appena uscito da un caso molto difficile (quello del tatuatore, appunto) quando viene coinvolto in una nuova serie di strani e efferatissimi omicidi che hanno la peculiarità di seguire il rituale di imbalsamazione degli antichi riti egizi.
La squadra di Sullivan non ha assolutamente nessuna idea di cosa e come gli omicidi possano essere collegati nonostante il serial killer lasci dei messaggi ogni volta. Le cose peggiorano per Sullivan quando la sua amica Marni Mullins viene accusata dell'omicidio del marito, Thierry. Qui apro una parentesi, perché Marni e Francis si conoscono dal precedente romanzo e Sullivan prova qualcosa per lei, perciò viene escluso dalle indagini, nonostante le sue insistenze. Continuerà però a seguire il caso di Marni sottobanco chiedendo aiuto alla coroner.
I due casi corrono paralleli e con progressi a passo di lumaca, fino a che per entrambi ci sarà uno sviluppo che porterà alla loro risoluzione.

La descrizione del libro è piuttosto succinta, me ne rendo conto, ma questo dipende da due ragioni principalmente, la prima è che è un thriller e quindi poco si deve dire per evitare di spoilerare il libro, la seconda è che purtroppo non mi ha preso per niente. Dalla trama sembrava un libro misterioso e a tinte fosche, dall'intreccio articolato e cervellotico, e, sebbene all'inizio sembrasse proprio così, nel prosieguo della storia il tutto si perde e si banalizza. È la prima volta, poi, che leggo un libro in generale, e un thriller in particolare, narrato da 7 punti di vista (anzi forse qualcuno in più), praticamente non c'è un capitolo narrato di seguito dallo stesso personaggio: ora l'imblasamatore, ora l'ispettore, ora l'assistente dell'ispettore, ora di Marni, ora del figlio di Marni, ora della coroner... Mancava quello dello spazzino per strada e eravamo al completo. Perché? Perché questo continuo cambio di personaggio senza un vero motivo? All'inizio pensavo che fosse perché tutti i personaggi erano in qualche modo legati al caso e tutto si sarebbe spiegato alla fine della storia, invece no. La scrittrice ha semplicemente deciso di cambiare prospettiva ad ogni capitolo, senza ragione apparente. Purtroppo questo ha influenzato negativamente la mia opinione del libro, perché il cambio di prospettiva ha totalmente azzerato quel minino di suspense che la scrittrice poteva sperare di costruire con lo scorrere delle pagine.

Poco posso dire anche dei personaggi, ma questo non dipende dal libro, dipende dal fatto che non ho letto i due volumi precedenti e i personaggi sono praticamente dati per scontato, quindi sconsiglio vivamente di leggere questo volume senza aver letto i primi due, perché suppongo che nei precedenti si riesca a conoscere e comprendere meglio tutti.
Tuttavia, il mio giudizio non si basa su questo, ma sulla storia tout court e purtroppo il tutto mi ha molto annoiata.

Voto libro - 2












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